ECCO PERCHE’ ALLIANZ SPA SPOSTA LA SEDE ITALIANA DA TRIESTE A MILANO

Colpo di mano in Allianz spa: una delibera approvata lo scorso 8 novembre sposterebbe, senza il coinvolgimento dei Sindacati, la sede italiana da Trieste a Milano. First Cisl in campo per impedire lo smantellamento del polo assicurativo triestino.

Nella tarda mattinata di venerdì 8 novembre, ai piani alti di Largo Irneri 1, a Trieste, causa una sfortunata coincidenza, una notizia riservata è uscita dalle segrete e ovattate stanze dei top managers e immediamente si è diffusa come un virus in tutti i corridoi ed uffici del palazzo Allianz Trieste, diventando un tam tam inquietante per le lavoratrici e i lavoratori del gruppo assicurativo, per imprese e dipendenti dell’indotto, per la città di Trieste, per l’economia e la politica della regione Friuli Venezia Giulia.

La notizia che nessun dirigente Allianz ancora confermava nel pomeriggio, riportava di una delibera presa nella mattinata dell’8 novembre dal Consiglio di Amministrazione di Allianz Spa riguardante la proposta, da portare alla prossima Assemblea dei Soci, di spostare la sede legale di Allianz SpA da Trieste a Milano.

Innanzitutto ci pare incredibile ed inverosimile che Allianz SpA non ne abbia fatto parola con le Parti Sociali. E’ mancata scientemente una informazione preventiva al Sindacato. Perché? Forse c’è qualcosa che non si deve sapere?

Siamo di fronte ad un comportamento a dir poco inqualificabile: se il “segreto” non fosse uscito “casualmente” non ne avremmo saputo nulla chissà fino a quando! Naturalmente non sono queste le relazioni sindacali che ci aspettiamo da un gruppo come Allianz.
Solo oggi, infatti, Allianz SpA incontrerà le Organizzazioni Sindacali per dare una spiegazione.

La First Cisl Allianz, assieme alle altre organizzazioni sindacali, incontrerà i vertici aziendali per avere tutte le rassicurazioni che Allianz Spa:
• non intende smantellare il polo assicurativo di Trieste;
• non intende svuotare il polo triestino delle attività a maggior valore aggiunto;
• non intende ridurre gli organici oggi presenti a Trieste e in Friuli Venezia Giulia.

Crediamo sia necessario richiedere un incontro con la proprietà con la presenza delle Istituzioni Locali e Regionali, così come attivare anche il CAE Allianz per un confronto a livello di Gruppo Europeo.
Nel confronto con la Compagnia riteniamo opportuno aprire un tavolo di confronto con un atteggiamento propositivo, atto a ricercare tutte le soluzioni possibili per mantenere o creare nella sede di Trieste attività di alto livello professionale oltre a mantenere o rafforzare gli organici in termini quantitativi e qualitativi attraverso l’avvio di nuove attività.

Infine, abbiamo appreso del messaggio rassicurante della Giunta Regionale del FVG per voce del Presidente Fedriga e dell’Assesore Zilli, ovvero che in termini di gettito fiscale “l’operazione” non toglierà gettito fiscale alle “casse” di questa Regione. Ringraziamo per la tempestività con la quale si sono mossi i nostri rappresentanti del Governo regionale. Questi processi vanno monitorati con molta attenzione.
Se si vuole che questa importante eccellenza del nostro territorio continui a dare lavoro di qualità e a continuare ad avere rapporti con l’Università di Trieste, e a portare ricadute positive sul terrritorio, crediamo utile sedersi attorno ad un tavolo e pensare ad un accordo dove ognuno si impegni a “fare del bene” per Trieste e per l’intero Friuli Venezia Giulia.-

Roberto De Marchi – Segretario Generale First Cisl Fvg